LA BANCA CENTRALE SVIZZERA HA SPESO MOLTO MENO IN INTERVENTI NEL TERZO TRIMESTRE

Meno interventi

La Banca nazionale svizzera ha annunciato di aver speso sul mercato dei cambi, dove può acquistare euro o altre valute, per evitare una sopravvalutazione del CHF fino a 11 miliardi di franchi nel terzo trimestre del 2020. Questo è solo un quinto del valore degli interventi implementati nel secondo trimestre durante il culmine della prima ondata di COVID-19, quando la banca ha speso 51,51 miliardi di franchi svizzeri. Ciò significa tuttavia che il numero totale di interventi nei primi nove mesi del 2020 ha già raggiunto i 100 miliardi di franchi. Si tratta dell'importo più alto dal 2012. Il valore è già superiore a quello degli interventi per tutto il 2019 - di 13,2 miliardi di franchi svizzeri. La BNS ha intensificato i suoi interventi lo scorso anno in mezzo alla pandemia che ha portato molti investitori ad acquistare franchi svizzeri, considerati un bene rifugio, e di conseguenza il tasso di cambio svizzero ha toccato il massimo di cinque anni contro l'euro.

Manipolatore di valuta

I forti interventi sul mercato dei cambi non sono passati inosservati agli Stati Uniti, che alla fine dello scorso anno hanno definito la Svizzera un manipolatore valutario. In precedenza, il paese era sulla lista di controllo del Dipartimento del Tesoro degli Stati Uniti, e così la BNS ha deciso di pubblicare i risultati trimestrali dei suoi interventi al fine di creare maggiore trasparenza e impedire loro di entrare nelle liste dei manipolatori di valuta. Non ha aiutato, ma la BNS rifiuta di essere classificata come un manipolatore di valuta. I suoi funzionari si attengono alle loro politiche, sostenendo che senza un intervento la Svizzera sarebbe caduta in una completa deflazione. Inoltre, l'allentamento quantitativo, ampiamente utilizzato dalla Banca centrale europea, è fuori discussione per la Svizzera poiché il mercato interno delle obbligazioni è troppo piccolo. La BNS continuerà ad intervenire per evitare che il tasso di cambio del CHF diventi troppo forte e per prevenire la deflazione.

Situazione CHF / EUR

Durante il picco della pandemia, quando la prima ondata ha colpito, il CHF era molto forte contro l'EUR. Recentemente ha raggiunto livelli più bassi - uno dei più bassi in sette mesi, il che è una buona notizia per l'economia svizzera, che è fortemente dipendente dalle esportazioni ed è danneggiata dal CHF sopravvalutato. Tuttavia, il franco svizzero è molto più forte di quanto non fosse nell'aprile 218, quando il tasso di cambio EUR / CHF era di 1,20 franchi. Questo è stato il punto più debole da gennaio 2015, quando la BNS ha abolito l'ancoraggio dell'euro.

I tassi di interesse rimangono negativi

Secondo l'ultimo rapporto sulla politica della banca centrale pubblicato da Bloomberg, la Banca nazionale svizzera dovrebbe mantenere i tassi di interesse al minimo storico di meno 0,75% per tutto il 2021. Gli economisti presumono che la BNS continuerà a perseguire la sua politica di intervento valutario e tassi di interesse negativi in ​​quanto è la più efficace. Le altre banche centrali dovrebbero mantenere le loro politiche monetarie ultraleggere anche se le economie accelerano e si riprendono dalla crisi causata dalla pandemia. Bloomberg presume che il tasso sui depositi della Banca centrale europea non cambierà nemmeno quest'anno - dovrebbe rimanere a meno 0,5%.